YONI MUDRA e LA CONNESSIONE ALLA MADRE DIVINA

Ancora un ulteriore passo sul percorso yogico: un mudra

Ecco un suggerimento e ispirazione per accompagnare la pratica o da utilizzare in qualsiasi momento si senta il bisogno di raccogliersi e di mettersi in ascolto del proprio se’.

Come già sottolineato molte volte, durante il complesso momento attuale che stiamo vivendo, è importante trovare degli strumenti utili per centrarsi e per percepire le situazioni circostanti con oggettività, trovando sempre, anche negli istanti più duri, uno spunto costruttivo e di crescita.

In generale, i mudra sono dei potenti simboli carichi di significato. 

Si tratta di tecniche semplici e di grande efficacia: sono infatti riproducibili con le mani o con il nostro corpo. La parola mudra affonda le sue radici nella lingua sanscrita e letteralmente significa gesto, sigillo. Ed è proprio attraverso la riproduzione con il corpo di quel determinato simbolo che si ottiene la possibilità di canalizzare al meglio il prana –  l’energia vitale – per ottenere dei benifici, non sono a livello fisico, ma anche sottile.

L’antica Tradizione dello Yoga ci ha tramandato diversi mudra, solitamente riprodotti durante la pratica Yoga e in meditazione. Tuttavia è bene ricordare che queste tecniche possono essere usate sempre, ogni qualvolta se ne senta il bisogno.

Yoni Mudra

Il mudra scelto connette chi lo pratica con l’energia femminile creatrice della divina madre. quale Yoni Mudra. Yoni infatti in sanscrito significa “utero” e come un utero consente di raccoglierci, di porci in ascolto e percezione del nostro essere in un luogo calmo e protetto, proprio come fossimo in un vero e proprio utero. Il risultato? Questa tecnica facilita il veloce raggiungimento di uno stato di calma e consapevolezza, supportandoci nelle difficoltà quotidiane.

Lo stress quotidiano e le difficoltà in cui tutti ci imbattiamo, infatti, hanno l’effetto di “scaricarci”, letteralmente dissipando la nostra carica. Una mente agitata stressata, non sarà in grado di fare quello che deve nel modo giusto al momento giusto. Così può accadere che delle volte si dimentichino cose importanti, che poi ritornano alla mente quando però ormai è troppo tardi. Oppure può succedere di affrontare discussioni, chairimenti, di stringere accordi, ma di non riuscire a comunicare nel modo migliore quello che ci si era prefigurati prima.

Yoni Mudra è utile anche in questo. Solo una mente calma avrà infatti la capacità di conservare le energie intatte fino al momento opportuno. Solo una mente stabile sarà in grado di supportarci con efficacia nelle nostre attività quotidiane.

Fatte le premesse, adesso la pratica. 

È consigliabile iniziare in una posizione a gambe incrociate, quale sukhasana o padmasana, per chi non riuscisse a farlo è possibile sedersi su una sedia con la schiena dritta non accavallando le gambe in un luogo silenzioso, arioso e non eccessivamente illuminato.

Una volta seduti è possibile riprodurre Yoni Mudra. Si inizia unendo le dita dei pollici e degli indici praticando una leggera e gentile pressione. Si percepiscono i pollici e gli indici come estesi in due direzioni opposte. Le rimanenti dita quali medi, anulari e mignoli sono intrecciate. È così comprensibile come questo mudra prenda il nome dal grembo materno perché si può facilmente osservare come le mani assumano chiaramente la forma di un utero. Le mani possono essere posizionate nel basso ventre o nel terzo occhio per stimolare la visione interna. Non esiste un tempo minino o massimo di permanenza del mudra ma è possibile dimorarvi tutto il tempo necessario e per il quale se ne sente il bisogno.

I mudra appartengono all’antica tradizione tantrica tramandata da moltissimi tempi e l’augurio, per ogni praticante che si accosti a utilizzarli, è quello di connettersi all’energia associata e che questa possa portare un beneficio e una sincera crescita.