IL CIBO CURA 

                                         TRATTO DAGLI INSEGNAMENTI DI SWAMI ANANDA SARASWATI

Oggigiorno sempre più ,il quotidiano ha assunto un ritmo frenetico e accelerato.

Sempre più risulta difficile soffermarci a contemplare un tramonto o semplicemente a porsi in ascolto di noi stessi, capire chi siamo, cosa veramente vogliamo, cosa è giusto per noi.

Questa continua velocità  fa così perdere di vista dei valori fondamentali e necessari per una qualità di vita stabile e produttiva.

Uno di questi è sicuramente il valore della nutrizione ,del buon cibo.

Il cibo rappresenta un pilastro per godere di un corpo in buona salute e per beneficiare di una mente che con esso sinergicamente coopera.

Ma soprattutto il cibo è un vettore importante per mantenere alto il prana, l’energia vitale.

Come saggiamente sottolinea Swami Ananda Saraswati : ” il cibo è una medicina”.

In questo modo, consapevolizzando il valore curativo dell’alimentazione, sarà compiuto il primo accorgimento affinchè la nostra concezione del cibo progredisca. 

Comprendendo che il cibo cura, questo non dovrà essere concepito come un mero mezzo per il soddisfacimento dei desideri del gusto.

Il cibo così non diviene che strumento per il benessere  e per la cura della nostra energia sottile, non più un oggetto da cui dipendere e da cui generare attaccamenti di svariata natura.

Più impareremo a dare importanza alla nostra energia sottile più saremo in grado di compiere grandi cose ed essere utili alla società attraverso il nostro contributo.

Occorre riscoprire l’unicità del cibo fresco e appena cucinato, destinando l’uso del frigo per la conservazione del cibo da cucinare e non consumando avanzi. Questi ultimi non essendo più freschi godono di un basso Prana ugualmente al cibo precotto e confezionato.

È  altresì molto importante affiancare la qualità del cibo all’attenzione della sua preparazione. Un cibo accuratamente cucinato custodirà un prana migliore. Durante l’atto preparativo sarebbe utile fissare degli accorgimenti quali lavarsi mani, viso e piedi, non annusare né assaggiare per non contaminare e rendere energeticamente neutro quanto cucinato.

‘Casa è dove ogni giorno vi è del cibo fresco e appena cotto’ ci ricorda ancora una volta Swamiji.

Tutto ciò può sembrare incompatibile con il tempo che ogni giorno abbiamo a disposizione, che può sembrarci spesso non sufficiente per le svariate attività che facciamo. Tuttavia non è che solo questione di abitudine e di abituarci a spendere delle attenzioni alla nostra dieta. Ma soprattutto più tempo dedichiamo a ciò che mangiamo e come lo mangiamo più ci sentiremo in equilibro, forti e capaci di affrontare le giornate e le situazioni con le loro naturali complessità.