Ganesha Chaturthi, la festa che propizia ogni buon auspicio

Ganesha Chaturthi, noto anche come “Vinayak Chathurthi” o “Vinayaka Chavithi” è il giorno in cui si celebra una  delle divinità più popolari in India: il Signore Ganesha.

La festa si osserva nel mese del calendario indù di Bhaadrapada, a partire da shukla chaturthi (quarto giorno della luna crescente).  La data  normalmente è compresa tra il 19 agosto e il 20 settembre.

Nel 2020 cade proprio oggi, sabato 22 agosto.
Vista l’occasione, abbiamo pensato di raccontarvi (o ricordarvi, per coloro che già la conoscessero) la storia di Ganesh Chaturthi.

Ganesha è anche conosciuto con gli appellativi di Ganapati, Ekadanta, Vinayaka, Pillaiyar e Heramba.

Questa festa è in assoluto la più celebrata in tutta l’India, perché Ganesha è una delle divinità di culto più popolari. Le sue benedizioni vengono spesso invocate durante le cerimonie religiose poiché è lui che può rimuovere tutti gli ostacoli posti fra noi e il raggiungimento del successo nei nostri obiettivi.  Ganesha è conosciuto anche come colui che dona fortuna e colui che può aiutare ad evitare le calamità naturali. Ganesha è anche il dio protettore dei viaggi.

Ganesha è raffigurato con la testa di un elefante che possiede un corpo umano, nella tradizione indù è il figlio del Signore Shiva e della Dea Parvati.

Come viene festeggiato Ganesha Chaturthi?

In alcune parti dell’India il festival viene celebrato per dieci giorni, ed è un’occasione pubblica. Altrove può essere festeggiato in casa, dove si cantano inni e si offrono dolci a Ganesha. I dolci sono un’offerta comune, poiché la leggenda indù vuole che Ganesha sia estremamente ghiotto.

Durante questa festività, statuette di argilla di Ganesha vengono collocate in casa o all’aperto, riparate da tendoni decorati a festa, affinché le persone possano ammirarle e rendere omaggio al dio. I sacerdoti recitano particolari mantra che, pranicamente, “danno” vita alla statua, attraverso un antico rituale noto come “pranapratishtha“.

Molte statuette raffiguranti Ganesha vengono collocate sotto gli alberi della Bodhi (fico sacro). L’albero della Bodhi è venerato come grande fonte di rimedi per la salute ed è usato per trattare fino a 50 diversi disturbi. Ha anche una peculiarità unica in quanto produce ossigeno durante la notte, invece che anidride carbonica. Questi aspetti salutari dell’albero lo rendono un luogo sacro e di attrazione.

Simbologia del Signore Ganesha

Questa divinità possiede una simbologia profonda. Egli è colui che rimuove gli ostacoli che non ci permettono di procedere agevolmente nella vita. La grossa testa di elefante sta a simbolizzare la saggezza e la capacità di discernimento, utili a raggiungere la perfezione e ogni virtù. L’ampia bocca rappresenta la tendenza naturale dell’uomo a voler godere della vita terrena. Le grandi orecchie simbolizzano la capacità d’ascolto e di apprendimento. Ganesha essendo un dio che governa il mondo, attraverso le sue grandi orecchie, possiede anche la capacità d’ascolto delle preghiere che gli vengono rivolte. La proboscide è simbolo della abilità di prendere e trattenere ogni cosa e quindi accoglierla, la proboscide simbolizza anche il pranava OM, la sillaba sacra.

Il tridente posto sulla fronte (simbolo del dio Siva) rappresenta il passato , presente e futuro che Ganesha riesce a dominare.

Le quattro braccia rappresentano le quattro componenti del corpo sottile: mente (Manas), intelletto (Buddhi), ego (Ahamkara) e coscienza individuale (Chitta). Il dio Ganesha è l’Atman, che è il sostrato di questi quattro attributi.

Con l’ascia recide e distrugge gli ostacoli, la frusta posta nella seconda mano, vuole simbolizzare la forza che lega il devoto a Dio e la beatitudine che si genera da questa devozione, essa  vuole anche simbolizzare la volontà di recidere gli attaccamenti e i desideri mondani, il fiore di loto invece è simbolo della più alta evoluzione umana. La terza mano direzionata verso i devoti, li benedice. La quarta mano sorregge il vassoio con il dolce (laddoo o Modak) caro a Ganesha , che rappresenta il Prasad, cioè la ricompensa per il Sadhaka, (ricercatore spirituale). Infine il topolino, che è posto ai piedi della divinità simbolizza l’ego, tenuto sotto controllo.

Vista l’importanza di questa Divinità, beh, non ci resta che dedicargli un pensiero nel giorno del suo compleanno. Affinché possa distruggere quel certo ostacolo che ci sta dando proprio un pò di fastidio..
Buon Ganesha Chaturthi a tutti!!